AREA SINDACALE


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AIUTI ALLE IMPRESE: IN ARRIVO RISTORI, CASSA INTEGRAZIONE E SCONTI SULLE BOLLETTE

In arrivo nuovi ristori per le attività economiche colpite nelle ultime settimane dall’impennata di contagi da Covid-19. Gli aiuti a fondo perduto, si concentreranno sulle imprese che hanno registrato un fatturato 2019 fino a due milioni di euro e una flessione di almeno il 30% del volume d’affari 2021, parametrata con l’ultimo anno ante-pandemia. Lo prevede il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio.

Ma le novità non si fermano qui!

Per le aziende del terziario, nel solco della riforma degli ammortizzatori sociali 2022, l’Esecutivo ha previsto l’introduzione per gli ulteriori periodi di emergenza di un Fondo di integrazione salariale “scontato”, che incide sul contributo di funzionamento. Arriva, inoltre, l’intervento a sostegno delle aziende colpite dal rincaro dei costi dell’energia.

In arrivo:

  • 200mln di euro a fondo perduto per il commercio al dettaglio;
  • 200mln per il trasporto pubblico locale;
  • 230mln per le imprese turistiche;
  • 128mln di euro di tax credit per le agenzie di viaggio e tour operator;
  • librerie, cinema e teatri riceveranno in dote circa 110mln di euro;
  • 20mln di euro andranno alle discoteche;
  • 40mln di euro per le attività sportive.

 

NUOVI RISTORI E TAX CREDIT

Il nuovo provvedimento si concentra sulle categorie maggiormente colpite nelle ultime settimane a causa dell’impennata di contagi da Covid-19.

Nonostante per le imprese le restrizioni attuali siano indiscutibilmente meno limitanti rispetto a quelle adottate nel 2020 e 2021, l'alto numero di contagi registrato ha comunque causato un elevatissimo numero di isolamenti con l’indiretta conseguenza che interi comparti sono stati gravemente colpiti nella loro capacità di generare ricavi sufficienti alla loro sopravvivenza. Tutto ciò ha costretto il Governo a correre ai ripari emanando una nuova tranche di ristori che conta circa 1,5 miliardi di euro.

Il provvedimento prevede la sospensione dei termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale nel mese di gennaio 2022 per i “soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, aventi il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, le cui attività sono vietate o sospese fino al 31 gennaio 2021”; e ancora, comma 2 lettera b), la sospensione dei termini dei versamenti relativi all’Iva in scadenza a gennaio. I versamenti precedentemente sospesi sono effettuati senza applicazione di sanzioni e interessi in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2022.

Il Fondo per il rilancio delle attività economiche, inserito nel nuovo decreto sostegni, verrà gestito sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico e potrà contare complessivamente su una dotazione finanziaria di oltre 200 milioni di euro. Stesso funzionamento è previsto per la creazione di un fondo parallelo al Ministero della Cultura con una dotazione finanziaria pari a circa 110mln di euro indirizzata a ristorare cinema, teatri e librerie. Il provvedimento prevede  l’incremento del “Fondo Unico Nazionale Turismo” per 100mln di euro; e ancora che l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali per assunzioni a tempo determinato nel settore turistico e degli stabilimenti termali introdotto con il decreto agosto sia “riconosciuto, con le medesime modalità, limitatamente al periodo dei contratti stipulati e comunque sino ad un massimo di tre mesi, per le assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali”. L’agevolazione contributiva è ammessa nel limite di 40mln di euro per l'anno 2022 a valere sulle risorse del Fondo. Alle imprese del settore turistico spetta anche un credito d'imposta al 60% per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda, "in relazione ai canoni versati con riferimento a ciascuno dei mesi da gennaio 2022 a marzo 2022".

Gli aiuti a fondo perduto si concentreranno sulle attività economiche che hanno registrato un fatturato 2019 fino a due milioni di euro e una flessione di almeno il 30% del volume d’affari 2021 parametrata con l’ultimo anno ante – pandemia.

L’impianto replica quello adottato nell’ultima legge di Bilancio, ma solleva alcune perplessità sull’obiettivo di garantire l’erogazione degli aiuti in tempi brevi. È possibile ipotizzare tempi rapidi per l’erogazione della quota di aiuti a fondo perduto per commercio al dettaglio, librerie, tessile e moda, che replicheranno il noto metodo dei codici Ateco poggiato sulla macchina telematica gestita da Invitalia.

 

CASSA INTEGRAZIONE SCONTATA

Per le aziende del terziario, nel solco della riforma dei sussidi in vigore da gennaio, è previsto il Fondo di integrazione salariale (FIS), che la Manovra 2022 ha esteso anche alle micro imprese. La novità introdotta dall’Esecutivo è quella di introdurre per gli ulteriori periodi di emergenza un FIS “scontato”, che incide sul contributo di funzionamento.

Le aziende di commercio e turismo fino a 50 dipendenti, della ristorazione, dello spettacolo o le micro-imprese, ad esempio, hanno avuto accesso al FIS e in parte alla cassa in deroga pagata dallo Stato (cassa Covid nel periodo emergenziale); da questo mese, in virtù dei recenti provvedimenti, potranno, inoltre, accedere al FIS (13 settimane fino a 5 dipendenti e 26 settimane di ammortizzatore oltre questa soglia, nel biennio mobile).

Tuttavia, secondo questo meccanismo, grava a carico delle imprese una porzione di contribuzione che, con la ulteriore misura introdotta dal Governo, viene, invece, “scontata”, fino alla fine del periodo emergenziale, del contributo di finanziamento.

Per quanto riguarda gli altri settori in affanno, e che non si sono ancora ripresi, come il tessile-moda (che fino a dicembre hanno fruito, assieme al terziario, della cassa Covid gratuita), da gennaio, potranno rientrare nel campo gli strumenti ordinari e finanziati anche mediante il versamento del contributo addizionale del 9, 12 e 15% (a seconda dell’utilizzo dell’ammortizzatore).

L’esecutivo ha previsto un intervento di “alleggerimento” dei costi, relativi ai contributi addizionali, sempre in caso di fruizione della cassa integrazione.

 

COSTI ENERGIA

Dopo gli ultimi interventi diretti soprattutto alle famiglie e ai nuclei più vulnerabili, l’Esecutivo è intervenuto a sostegno delle imprese sterilizzando gli oneri per gli impegni di potenza superiori ai 16,5 kilowatt nel settore elettrico (bassa e media tensione).

L’abbattimento degli oneri riguarda oltre 1mln di aziende (artigiani e medie imprese) con contratti in bassa tensione e 100 mila in media tensione, sopra i 16,5 kW, e si concretizzerà in una riduzione, che si stima in media, di circa il 20% del costo della bolletta. Vi sono misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica, riconoscendo un credito d’imposta (pari al 20% delle spese sostenute per l'energia) alle imprese energivore che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal 1° febbraio 2022 al 31 dicembre 2022, verrà applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell'energia rispetto all’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di tariffe fisse, derivanti dal meccanismo del Conto Energia e non dipendenti dai prezzi di mercato, nonché sull'energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonte idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a meccanismi di incentivazione tariffaria per differenza.

 

 

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