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CONFAPI ALL’INCONTRO CON DRAGHI. CASASCO: «INVESTIRE SU CAPITALE UMANO PER RIDARE FIDUCIA ALLE PMI»
Il presidente della Confederazione alla Camera: «Coniugare salute e sviluppo»
«Abbiamo messo in evidenza le esigenze e le priorità della piccola e media industria privata che noi rappresentiamo dal 1947. Abbiamo poi presentato 4 proposte per lo sviluppo economico del nostro paese e in particolare della piccola e media industria privata». Ha esordito così Maurizio Casasco, Presidente di Confapi, nella conferenza stampa seguita all’incontro di mercoledì 10 febbraio alla Camera con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.
«Inutile sottolineare come le riforme da noi auspicate siano prodromiche a ogni intervento di sviluppo produttivo», ha sottolineato Casasco. «Detto questo i temi che ci interessano maggiormente sono il lavoro, e in particolare il costo del lavoro, la sua capitalizzazione e la sua flessibilità - sempre più necessaria in questo momento - e i pagamenti fra privati. Ma non ci siamo limiti a questo, abbiamo portato alcune idee. Il primo tema affrontato è stato quello dell’emergenza sanitaria, e ci porta immediatamente a pensare all’oggi. Io sono medico, ho partecipato a suo tempo alla stesura del protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori del 14 marzo. Con lo stesso spirito ho proposto che il sistema delle imprese vada messo quanto prima e in modo organizzato in sicurezza, perché la priorità, oggi, è coniugare sviluppo economico e salute, tema che ci è sempre caro e che oggi è più che mai attuale».
C’è poi la questione vaccini. «Abbiamo lanciato la proposta a fine dicembre e l’abbiamo espressa anche in questa occasione: auspichiamo che i medici del lavoro possano vaccinare direttamente in azienda utilizzando quei vaccini, e pensiamo ad AstraZeneca e Johnson & Johnson, che non hanno bisogno di sistemi di refrigerazioni complessi. Un’operazione del genere alleggerirebbe il Sistema Sanitario Nazionale e allo stesso tempo potrebbe giovarsi del fatto che i medici del lavoro conoscono bene i loro pazienti. Ferme restando le priorità decise dallo Stato, così facendo l’azienda potrebbe contare su un’alta percentuale di vaccinati e si salvaguarderebbero l’economia e il Pil».
Altro capitolo, la formazione. «Un secondo tema riguarda i ritardi che abbiamo in tema di managerialità, per cui ho proposto di studiare quanto abbiamo elaborato con la Harvard Busines School per declinare la formazione alla forza lavoro», ha continuato il Presidente della Confederazione. «Senza conoscenza è inutile declinare risorse a pioggia in questi ambiti: la formazione e la conoscenza sono fondamentali perché l’investimento nel capitale umano deve per forza venire prima dell’investimento nell’innovazione tecnologica. E quando parlo di formazione lo faccio nel senso più ampio possibile, dagli asili nido arrivando alle università. Confidiamo che all’interno del Recovery Plan possa essere ritagliato uno spazio importante da destinare al capitale umano».
Altro tema le start up e i venture capital. «Il modello a cui pensiamo è quello adottato in Francia sotto il governo Macron, in grado di favorire gli investimenti con agevolazioni fiscali che riguardano in particolare l’aggregazione: le vedo come settore di ricerca e sviluppo per le imprese più grandi. Da parte nostra c’è la volontà di guardare al presente ma soprattutto al futuro. Le piccole e medie industrie italiane possono fare tanto per il Paese e in particolare può farlo il settore manifatturiero, arrivato a essere italiano il secondo in Europa per importanza. Ci sono tante belle idee che possono essere approfondite, ma poi vanno “messe a terra” e noi imprenditori abbiamo la capacità di farlo».
Il presidente Casasco ha poi risposto alle domande dei giornalisti. «Inutile che io stia qui a rimarcare l’autorevolezza del prof. Draghi: tanti di questi temi li conosce ovviamente molto bene, ma quello che mi fa piacere rimarcare è che ho apprezzato il suo atteggiamento, la sua riservatezza e il fatto che prendesse appunti».
Di seguito due interviste al nostro presidente: